Al mare in famiglia

La vista dall'ombrellone della mia spiaggiaPer una strana congiunzione astrale, domenica scorsa sono andato al mare con i miei genitori. Non riesco a ricordare quando è stata l’ultima volta che sono stato al mare con loro, da solo.

Dopo molti tentativi insistenti andati a vuoto, mi sono autoconvinto e ieri mattina, abbastanza presto per le mie abitudini domenicali (le 8.30), siamo partiti in direzione Tirrenia. Tutti motorizzati: loro sullo scooterone di babbo, io sulla mia Vespa. Abbiamo percorso insieme i 15 km che ci separano dal mare, in rigorosa formazione: loro avanti e io dietro, la gerarchia familiare va rispettata, questione di età (e di orgoglio maschile!).

Il breve viaggio è stato piacevole e divertente da vedere, i miei hanno entrambi un casco verde fotonico. In più abbiamo anche provato l’ebbrezza della trasgressione del codice della strada: svoltare in una strada accedibile solo dal senso di marcia opposto (bada lì che trasgressione).

Poi è accaduto quello che non avveniva da tanto tempo: la colazione tutti e tre insieme. Una colazione vera, non una di quelle in piedi al bar dove consumi velocemente brioche e cappuccino per lasciare spazio ad altri in fila; una colazione tutti seduti al tavolino del bar dello stabilimento balneare, mangiando con calma e vista mare.

La mattinata è scorsa veloce: le chiacchiere con mio padre sugli scogli commentando i surfisti nel mare “agitato”: ok, non è l’oceano, ma questi sembravano surfisti allo sbaraglio. Dopo qualche ora è arrivato il momento del bagno nelle onde del mare mosso dal forte vento. Anche a questo turno io e babbo (perché mamma fa poco il bagno anche quando il mare è una tavola) ci siamo divertiti come due bambini dietro e dentro i cavalloni, tra tuffi e capriole.

Questo idilliaco quadretto familiare è svanito nel primo pomeriggio quando un amico è venuto salvarmi trovarmi.

Ero scettico sulla buona riuscita della giornata e invece mi è piaciuta. Ah, forse ho tralasciato un piccolo particolare: io ho poco più di 30 anni, i miei quasi 60. Nonostante ciò avevo bisogno di riassaporare quella sensazione di famiglia. È stato bello. Però per quest’anno ho dato, eh! Se ne riparla tra un po’ 😉

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