Ci penso da tanto tempo e adesso ho deciso di scrivere il mio pensiero: non esistono più i sinonimi!
Proprio qualche sera fa, ascoltando il telegiornale (uno di quelli seri, non il TG1, tranquilli!) ho sentito parlare il legale di Lele Mora (ok, forse non molto serio come TG 😉 ) commentare il suo assistito come “sereno” per il processo in corso. Tutto ad un tratto mi è venuto in mente Beppe Severgnini, che seguo su Twitter (@beppesevergnini), sul Corriere, nelle apparizioni TV e soprattutto alla radio, dove ogni mattina verso le 8:30 conduce la rubrica Italians su Radio MonteCarlo. Spesso Severgnini affronta temi legati alla politica italiana, ma anche all’attualità, alla musica e alla lingua italiana, sempre più storpiata.
Tornando a Lele Mora “sereno“, ho constatato che in TV non si utilizzano più i sinonimi: ai TG, nelle interviste e nei programmi di approfondimento, dove si spera che i giornalisti abbiamo almeno dimestichezza con l’italiano, si sentono usare continuamente gli stessi aggettivi, sostantivi o forme verbali per commentare le stesse situazioni. Ad esempio:
- si sente parlare spesso di “macchina del fango“: sicuramente è poco elegante, ma prima di Saviano si diceva “buttare me..da su qualcuno” 😉
- in questo periodo invece va molto di moda commentare il caldo con “morsa dell’afa” oppure “caldo africano“
- ancora più in voga negli ultimi giorni la “stangata dei prezzi“
Solo io ricordo tutte le mie professoresse di italiano tra le scuole elementari e quelle superiori che si lamentavano di noi studenti perché utilizzavamo sempre e soltanto le stesse parole? Solo io ho comprato il dizionario dei sinonimi e contrari (che si vede in foto)?
Se proprio fate fatica a cercare un vocabolario cartaceo, esistono in rete diversi strumenti utili:
Se proprio non ce la fate a cercare neanche in rete, questi sono i sinonimi di “sereno“:
- pacifico
- tranquillo
- puro
- calmo
- lieto
- beato
- pacato
- serafico
A proposito di “sereno“, Beppe Severgnini ha commentato la cosa in radio (sentite il podcast), ma anche una puntata di 3 minuti, 1 parola su Corriere.it: se non lo conoscete andate a vedere qualche video perché è molto innovativo, sia dal punto grafico che per il montaggio.