Il grande passo: sono un freelance

Sono un freelance

Ebbene sì, dopo 7 anni (8 ad aprile) dalla fatidica laurea, l’esame di stato, due esperienze traumatiche, 4 aziende e soprattutto dopo tanti (troppi) “finti” contratti professionali, mi sono deciso: divento un freelance!

Così prendo coraggio e apro la Partita IVA e si cambia vita, ma soprattutto atteggiamento di vita e professionale. Ad oggi non so dirti se ho fatto la scelta giusta, è ancora presto, ma l’entusiasmo c’è e sento che è quello giusto e necessario per provarci e, chissà, anche… riuscirci!

Non voglio entrare nel dettaglio di come funziona il regime fiscale di una Partita IVA o delle differenze con una prestazione occasionale. L’unica cosa da dire è che mentre la prestazione occasionale ha un limite di 5.000 € in un anno e un rapporto con un unico committente inferiore ai 30 giorni (sempre in un anno), la Partita IVA ha spese più sostenute in quanto dovrai pagare i contributi INPS e tasse vari che porteranno via gran parte del guadagno.

Le mie competenze nel web hanno un trascorso nel development, poi piano piano si sono spostate su altri binari: Social Media Marketing, strategie di comunicazione digitali, web copywriting, SEO, analytics. Tutti elementi importanti del web marketing che oggi, sempre di più, fa parlare di sé perché il mercato professionale si sposta verso frontiere digitali.

Il settore in cui lavoro necessita un quotidiano aggiornamento ed una formazione personale che si può ottenere solo online, vivendo nella rete e offline confrontandosi con altri professionisti in eventi e manifestazioni. Pochi testi riescono a stare al passo con i tempi. Infatti il tempo necessario a stampare un libro rischia di essere dannoso andando ad escludere tutta una serie di aggiornamenti usciti nel frattempo.

Quindi sì, vivo online sempre attaccato al computer, iPad, iPhone… ma c’è un motivo: sto lavorando! 😉

 

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