Cosa porteresti nei prossimi 100 anni?

Next 100 BMW

Se potessi pensare a come sarà la vita fra 100 anni, a cosa penseresti? Nuove tecnologie, abitudini diverse, nuove frontiere per la moda e la musica, chissà se esisteranno ancora Instagram e gli altri social network. E se fossi in grado di conservare per tutti quegli anni un oggetto, un istante vissuto, le parole lette o che vorresti scrivere, quali sarebbero?

Per festeggiare i suoi 100 anni, BMW ha deciso di pensare al futuro per celebrare il passato e la sua tradizione, per portare il piacere di guidare anche nei prossimi 100 anni.

Come farlo? In un modo collaborativo e partecipativo: un portale nel quale le persone condividono il proprio pensiero per scrivere insieme la storia che vivremo. Ogni persona potrà, infatti, scegliere l’elemento più importante, il pensiero più caro, un’immagine o un video capaci di custodire le emozioni vissute.

Proprio le emozioni sono la chiave portante di questa iniziativa. Cosa porteresti nei prossimi 100 anni? Ciò che è davvero importante: un oggetto dell’infanzia, una persona cara o qualsiasi altro elemento che custodisce un valore speciale.

Per partecipare al progetto, è necessario andare sul sito https://next100.bmw.it/ e caricare un racconto, un video o un’immagine che sia in grado di esprimere queste emozioni. I file caricati saranno custoditi per i prossimi 100 anni e diventeranno parte integrante di un’opera: il BMW Next 100 Wall, un “muro” virtuale che mostrerà tutti gli elementi caricati in rete durante l’evento per i festeggiamenti del centenario del BMW Group, all’Autodromo di Monza il 23, 24 e 25 settembre.

Il mio desiderio da conservare per i prossimi 100 anni si è affidato a una fotografia. Il concetto di contatto fisico è difficile da rappresentare in immagine, così come è complicato riprodurre virtualmente o meccanicamente. Anche se la tecnologia robotica legata alla realtà virtuale sta continuando le ricerche per riprodurre la forza contraria che si percepisce durante il contatto di un oggetto, sarà difficile che in tempi brevi si possa rappresentare le stesse sensazioni che proviamo quando sfioriamo, pelle a pelle, un’altra persona. Mi riferisco agli abbracci, alle carezze e anche ai “semplici” baci.

Ecco cosa voglio portare con me nei prossimi 100 anni: le sensazioni e le emozioni che si provano quando si sfiora un’altra persona.

 

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